Il primo copywriter in Italia specializzato nel settore finanziario
Presumo che tu sappia cosa sia un copywriter. Anzi, lo spero, visto che questa pagina è destinata a un target consapevole.
Se quello che ho appena detto è arabo per te, allora significa che non appartieni a tale categoria.
Se invece hai capito la frase, significa che questa pagina fa al caso tuo…
Ma consapevole di cosa?
Presto detto.
Consapevole sia del problema che della soluzione – e magari pure delle varie soluzioni presenti sul mercato.
Immagino che tu sia un consulente finanziario indipendente, o un promotore, che magari è appassionato di formazione.
Negli anni hai frequentato qualche corso, ti sei iscritto a qualche membership, e hai letto qualche libro.
Anzi, facciamo “tanti” libri.
Nel tempo, hai compreso di aver bisogno anche tu di promuoverti – di “fare marketing”, come dicono gli esperti, usando una frase che in realtà non significa nulla.
Sarebbe come dire che tu “fai finanza”… ma lasciamo stare. Torniamo a noi.
Dicevamo, ti hanno convinto che devi “fare marketing”.
Hai compreso che affidarti solo al caso e al passaparola non ha molto senso… solo che non sapevi da dove cominciare.
In qualche modo tuttavia sei riuscito a sbloccarti. Sei riuscito a partire.
Magari hai aperto un blog, o hai iniziato a fare video… oppure, addirittura, sei riuscito a mettere in piedi persino un magazine cartaceo.
Diciamo che ti sei barcamenato, per conto tuo, tentando di far tutto da solo…
Solo che ora non ce la fai più. Non ci stai più dietro.
Così il tuo bel blog sta facendo le ragnatele.
La lista email è assonnata.
E il tuo canale YouTube fa la muffa. (Sempre ammesso che tu ne abbia uno)
Quindi hai bisogno di aiuto… dico bene?
Allora sei nel posto giusto.
Ma dammi solo un attimo, perché dietro di te c’è un altro tuo collega che non si sente chiamato in causa…
Scusa!
Sì, dico a te.
Vieni pure avanti.
Come dici?
Tu non sei nemmeno riuscito a iniziare? Tranquillo, anche tu sei nel posto giusto.
Un attimo di calma. Ce n’è per tutti.
Per favore… calma, signori.
Ora vorrei parlare con te, piuttosto.
Sì, tu, laggiù in fondo.
Tu con l’espressione spocchiosa di chi crede di aver capito tutto.
Complimenti, ti invidio. Se non fosse che la soluzione che credevi di aver trovato… fa acqua da tutte le parti.
Eh già. Ti vedo, tutto gonfio e tronfio della tua sicurezza, nella convinzione di aver trovato l’agenzia giusta, o il copywriter che “sa di finanza”.
Bravo, complimenti. Tu sei quello che mi fa più tenerezza di tutti.
Chiariamo giusto un paio di cose…
Questo significa che dopo aver preso un po’ di dimestichezza col copy, già molti anni fa ho iniziato a studiare la finanza – quando ancora i copywriter che tu conosci non ne sapevano nulla né dell’uno né dell’altra.
Ammetto che sì, negli ultimi anni qualcuno è arrivato. E credimi, li conosco tutti per nome, a uno a uno. So chi sono, cosa hanno scritto, e che risultati hanno avuto le loro promozioni.
Sono pochissimi, in tutta Italia.
I copywriter che “masticano” qualcosa di finanza in Italia si contano sulle dita di una mano.
Sono tutti molto giovani – il che significa che spesso mancano di esperienza sul campo.
Non solo. Ma il punto fondamentale è un altro:
Hanno studiato alcune promozioni americane… ma non conoscono a sufficienza il mercato italiano.
Non conoscono le leggi italiane, per quanto riguarda la pubblicità finanziaria.
E molto spesso non conoscono neppure le normative che regolano il tuo lavoro.
Sì, alcuni di questi ragazzi hanno un gran potenziale. Non lo metto in dubbio.
Ma NON basta leggere delle promozioni americane per capire cosa fare sul mercato italiano.
Il target è completamente diverso, così come sono diverse le normative che regolano questo mondo.
Tu hai bisogno di qualcuno che capisca te e il tuo mondo. Che capisca come lavori, le insidie della tua professione, e soprattutto l’universo burocratico in cui devi districarti ogni giorno.
Tutte queste cose, io le so perché lavoro da anni a stretto contatto con molti consulenti finanziari.
Tant’è che il complimento che ricevo più spesso, quando parlo con uno di loro, non è quanto io sia bello o quanto sia bravo o quanto sia folta la mia barba.
Bensì una cosa che mi lusinga molto di più:
“Quando parlo con te, mi sembra di parlare con un collega”
Questo è il segno che si sentono davvero compresi. Ed è quello che meriti anche tu.
Anzi, non solo che meriti, ma di cui hai bisogno.
E poi ovviamente che conosca il marketing e la finanza. Ma questi due elementi sono un presupposto, non una conquista.
Io parto dal presupposto che per poter scrivere di finanza si debba conoscerla a menadito. Non trovo che sia qualcosa di cui vantarmi.
Lo do per scontato, per così dire, come se non ci fosse neppure bisogno di specificarlo…
Ma l’altro aspetto no, non lo do per scontato.
Ovvero il fatto che un consulente dovrebbe rivolgersi solo a qualcuno che davvero comprenda le sue esigenze. E che conosca la finanza in maniera approfondita.
Non solo a livello teorico, ma anche pratico e operativo.
Non serve a molto leggere le promozioni americane (che sono bellissime, non mi fraintendere) se poi non hai idea di quali siano le regole del TUF e della Consob in Italia.
Ti dirò di più: le bellissime promozioni americane che tutti i giovani copywriter in erba studiano, vendono quasi sempre dei prodotti di informazione. Quindi libri, corsi, o riviste.
Sono rivolte ai risparmiatori americani, ma per vendergli solo dei materiali di studio.
Quindi niente a che fare con la persona che ti trovi tu davanti ogni giorno, convinta che i buoni postali siano ancora un’opzione, o che il conto corrente sia fatto per conservare il denaro.
Il retroterra culturale e storico è completamente diverso.
La mentalità americana e quella italiana sono diverse, così come lo sono le loro culture, le leggi, e la storia.
Dulcis in fundo… c’è una bella differenza fra vendere una rivista sugli investimenti a qualche riccone iscritto al country club di San Diego e il raccogliere i risparmi di una vedova di Faenza, spiegandogli il mercato attuale e le varie alternative.
Quindi, checché se ne dica, ben poco di quei materiali americani può essere applicato alla tua situazione.
Non trovi?
Bene, direi che possiamo chiudere anche questa parentesi. Non mi voglio dilungare oltre. Anche perché non vorrei che questa tirata possa essere intesa come un mio parlar male delle giovani leve (o delle agenzie in cui queste giovani leve si acquattano).
Nulla di tutto questo.
Ci tenevo solo a farti capire che il tuo punto di vista è più che condivisibile. Capisco la tua decisione, ma non potevi sapere tante cose che ti ho appena spiegato.
Ora che le sai, però, sei un po’ meno giustificato se decidi di continuare a “sub-appaltare” il tuo marketing alla cieca.
(No, non si chiama “delega” se te ne lavi le mani completamente. Si chiama scaricare la patata bollente, per così dire, o tuttalpiù “disinteressarsi”).
Ma torniamo a te, che finora hai provato a scrivere tutto da solo… quello che ho appena detto poco fa al tuo amico non ti ha convinto?
Pensi ancora che sia meglio continuare a far tutto da solo – con la certezza che tanto NON riesci a far tutto da solo?
Allora senti un po’ qui:
- Se ti dicessi che possiamo rivedere insieme i testi che hai già scritto, o quelli che scriverai?
- Se ti dicessi che puoi avere una guida al tuo fianco, attraverso un programma di call mensili ricorrenti?
- E se ti dicessi che posso scrivere per te il tuo primo libro – o revisionare la tua bozza?
Cosa mi risponderesti?
La “brutta” notizia è che non puoi semplicemente ingaggiarmi: l’unico modo per lavorare con me è partendo da una consulenza preliminare.
Il motivo è semplice:
Tutto parte dalla strategia.
Anche la scrittura, si basa sulla strategia. Quindi è indispensabile partire da una consulenza iniziale per capire:
-Chi sei e come lavori
-Chi è il tuo target
-Quali sono le iniziative di marketing che hai intrapreso in passato e come sono andate
-Quali sono i tuoi obiettivi (e se hanno senso)
-Quali sono le attività di marketing che stai compiendo – e se ne stai compiendo…
-Cosa c’è da fare – quali e quanti materiali occorre produrre, etc.
-Qual è il piano editoriale e la visione nel medio-lungo periodo…
-E molto altro ancora.
Insomma, per farla breve, solo un copywriter alle prime armi – o uno incompetente – si sognerebbe di farti un preventivo o addirittura redigere un piano di lavoro senza prima averti fatto una consulenza.
Quindi non solo non mi sognerei mai di scrivere una sola parola senza prima aver fatto una consulenza, ma troverei assurdo anche solo pensare a un piano di lavoro o a un banale preventivo senza prima aver ragionato sulla strategia, e aver esaminato la situazione.
Per questo motivo, il primo passo per lavorare con me è sempre la consulenza.
Di solito ne basta una, perlomeno per avere un’idea del lavoro da fare e magari elaborare una quotazione economica.
(A volte ne serve più di una, ma solo in casi eccezionali)
Bensì ha un costo di 360 euro. Tuttavia, la bella notizia è che nel caso in cui il rapporto lavorativo vada avanti, questi 360 euro saranno stornati dal primo lavoro – quindi di fatto la consulenza diventa gratuita.
Quali sono i prossimi step?
A questo punto si aprono due opzioni:
Opzione A: prendi il mio piano di lavoro e te lo fai implementare da un altro.
Opzione B (la mia preferita): ti fai fare il lavoro da me, e ti storno i 360 euro della consulenza dalla prima fattura – che mi auguro sia la prima di una lunga serie…
Tutto chiaro?
“Nicola, posso conoscere le tue tariffe prima di fissare la consulenza?”
No, per due ragioni. La prima, e più banale, è che NON ho un tariffario fisso.
Nonostante ci abbia provato per tanti anni, ormai mi son rassegnato al fatto che è impossibile avere delle tariffe fisse. Ogni lavoro è diverso, quindi per quanto io abbia dei parametri e delle linee guida, devo fare delle valutazioni volta per volta.
La seconda è che qualunque cifra io ti dicessi, ti rimarrebbe impressa e ne conseguirebbero due scenari, entrambi spiacevoli per me: nel primo scenario, arrivi alla consulenza che già pensi di sapere di cosa hai bisogno, e mi arrivi con la “lista della spesa in mano”. Odio quando succede.
Nel secondo scenario, non fai nemmeno la consulenza perché pensi di non poterti permettere i miei servigi – quando invece non sai nemmeno cosa ti avrei consigliato di fare, e quanto effettivamente avresti dovuto investire. Magari ti avrei chiesto meno di quanto pensi… chi può dirlo.
In entrambi i casi, e in nessuno scenario possibile, conoscere le tariffe in anticipo si rivela utile. Senza contare che pur volendolo non avrei un tariffario da mostrarti…
“Perché fai pagare la consulenza iniziale?”
“Mi puoi fare semplicemente un preventivo senza fare la consulenza?”
No, non posso. Mi spiace.
Se sei arrivato fino a qui e ancora hai questo dubbio, significa che non sei la persona giusta per me.
“Nicola, possiamo sentirci un attimo al telefono per una chiacchierata?”
Sì, certo: basta che compili il modulo in fondo alla pagina e fai un bonifico di 360 euro (+IVA).
“Possiamo vederci anche dal vivo per delle consulenze?”
Certo! Anzi, con alcuni clienti lavoro proprio così: un giorno al mese, o a mesi alterni, passiamo un pomeriggio insieme dal vivo, per pianificare il lavoro successivo e analizzare i dati precedenti.
È una delle modalità più potenti in assoluto: fare riunioni programmate a cadenze regolari, di persona, è senza dubbio una modalità estremamente efficace, come ho potuto riscontrare in prima persona.
Quindi sì, non solo è possibile ma è anche caldamente consigliato.
“Sei disponibile a spostarti, magari per venirmi a trovare in azienda?”
Certo. Ma per ovvie ragioni la trasferta costa di più. Se vieni tu da me, invece, costa meno (la metà, per la precisione).
“Di che budget devo disporre per poterti ingaggiare?”
Dei 360 euro per la prima consulenza. Poi vediamo da lì. Ma non auto-escluderti se non hai una certa cifra da investire, qualunque essa sia: lascia che sia io a decidere. Valutiamo insieme la tua situazione durante la consulenza e sarò a io a dirti, eventualmente, se il budget di cui disponi ti possa garantire un buon lavoro. Ma non farlo tu in partenza, per conto tuo – anche volendo, non avresti gli elementi per fare una valutazione corretta.
“Lavori solo nel settore finanziario e assicurativo?”
Di base sono un esperto di copy finanziario, e nel 2015 sono stato il primo in Italia a specializzarmi nel mondo degli investimenti. Ma negli anni ho aiutato decine di imprenditori in altrettanti settori, che mi pregavano di lavorare con loro anche se non era il mio settore di specializzazione. Diciamo che ogni tanto mi capita di fare delle eccezioni: chissà, la prossima eccezione potresti essere tu (se il tuo progetto mi piace e soprattutto mi dimostri di voler davvero lavorare con me).
“I tuoi lavori sono coperti da garanzia?”
L’unica cosa che garantisco, è che farò del mio meglio. Ma NON posso garantire i risultati delle iniziative che andremo a fare, e dei materiali che ti andrò a scrivere.
Per una ragione semplice: è impossibile. Chiunque ti garantisca dei risultati specifici, ti sta truffando. Mente sapendo di mentire.
Tu ti sogneresti mai di garantire uno specifico rendimento?
E allora perché credi ancora a chi ti garantisce qualcosa che per definizione NON può essere garantito?
Il motivo è semplice: ci sono tanti fattori che sfuggono al mio controllo. Troppi fattori, per potermi permettere di garantire il successo dei materiali anche andrò a scrivere, o delle strategie che andrò a consigliarti in consulenza.
Se non sei abbastanza intelligente da capirlo da solo, allora non ha molto senso che io sprechi il mio tempo per chiarirtelo ulteriormente.
“Puoi controllare e revisionare i miei testi?”
Certo!
“Sei disponibile per delle call mensili ricorrenti?”
Chiaro che sì, sono le mie preferite!
“Mi puoi scrivere un libro da zero?”
Sì, posso, anche se in tutta onestà non amo farlo – perché richiede tantissimo tempo, sforzo, ed energia. Inoltre in tutta onestà è il prodotto su cui ho meno margine – perché anche se ti chiedo tanti soldi, per essere adeguatamente soddisfatto dovrei chiedertene almeno il doppio. Ma non me la sento di farlo.
Quindi sì, se proprio vuoi te lo scrivo. Ne ho scritti 11, a oggi, e revisionati 19 – che tu ci creda o no (di questi, a onor del vero, solo metà nel settore finanziario).
Quindi inizio a essere un po’ stanco di farlo… però ripeto, se abbiamo un bel progetto per le mani, non vedo perché no. Nel dubbio però parliamone in consulenza, da bravo, non saltare a conclusioni affrettate…
“Ho trovato un junior che mi scrive i testi, me lo puoi seguire e affiancare?”
Prenota la consulenza e ne parliamo.
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Ti scrivo per darti l’IBAN e le istruzioni su come procedere. Per adesso non ti serve sapere altro.
Se non che… il primo passo è questa consulenza, durante la quale riceverai già spunti e strategie di valore. Considera che già solo implementando quanto ricevi nella prima consulenza puoi ottenere un ritorno di varie volte superiore.
Senza contare che, virtualmente, la consulenza te la offro io… quindi di che parliamo?
Direi che è tutto. Quello che ti dovevo dire, l’ho detto.
Se c’è ancora qualcosa che ti frena, probabilmente significa che non sei pronto a lavorare con me. E non c’è nulla di male in questo.
In ogni caso, a prescindere da cosa tu decida di fare, ti auguro ogni bene.
Un abbraccio,
Nicola Serafini.